E’ l’11 luglio 2018, il terzo anniversario dalla prematura scomparsa di Satoru Iwata

E’ l’11 luglio 2018 e sono passati già tre anni dalla scomparsa di Satoru Iwata, e sono stranamente volati, era l’11 luglio 2015.

Nonostante rimanga tantissimo nei cuori dei veri Nintendari (non quelli dell’ultima ora su Switch che odiavano DK:TP su Wii U, prima di acquistare la remastered a 10 euro di più dell’originale), Satoru Iwata è stato dimenticato dai più, ma non da tutti.

Quasi inutile ribadire la sua influenza fondamentale nel mondo del gaming, ma soprattutto in quello Nintendo, nel quale ha lasciato una grandissima eredità, passione e competenza, ma con qualche rimpianto verso quella sua ultima creatura, il Wii U, con la quale si è dovuto scontrare a fondo prima di andarsene, non godendosi poi i frutti meritati (per lui non per la nuova gestione) di Nintendo Switch.

Sta di fatto che la sua frase simbolo, che dovrebbe essere scolpita come segno di rispetto e ammirazione, in una pietra davanti alla sede di Kyoto, non verrà mai dimenticata dai veri Nintendari.

“Sul mio biglietto da visita c’è scritto che sono un presidente. Nella mia testa sono uno sviluppatore di videogame. Ma nel mio cuore sono un videogiocatore”

Precedente Pokkèn Tournament DX: ora disponibile la versione 1.3.2 del titolo sui Nintendo Switch europei Successivo Atelier Rorona DX, Atelier Totori DX e Atelier Meruru DX pubblicati i primi screenshots dei titoli