Blossom Tales: The Sleeping King – Recensione – Switch eShop


– Introduzione –

Iniziamo come al solito con la scheda del gioco, elencandone tutte le informazioni. Blossom Tales: The Sleeping King è un titolo adventure/RPG pubblicato da FDG Entertainment sull’eShop di Nintendo Switch. Blossom Tales: The Sleeping King è arrivato lo scorso 21 dicembre 2017 sul Nintendo eShop europeo di Switch, al prezzo di €14.99.


– Storia e personaggi –

Esplora un vasto mondo open world in una classica avventura d’azione nei panni di Lily, Knight of the Rose!

Ripulisci segrete piene di mostri a colpi di spada per salvare il regno di Blossom dall’oscurità eterna. Raccogli armi, oggetti e incantesimi unici nel corso delle tue avventure per abbattere potenti boss e risolvere rompicapi.

Entra a far parte di una storia che viene tramandata di generazione in generazione e influenzane gli eventi!

  • Più di 15 ore di gioco
  • Compatibile con rumble HD
  • Un enorme mondo di gioco con tanti luoghi diversi
  • Cinque insidiosi dungeon
  • Vari oggetti che influenzano il modo di giocare e lo stile di lotta
  • Narrazione divertente e interessante

 


Gnomi malefici

La storia di Lily, Knight of the Rose inizia con un racconto di un Nonno ai suoi nipoti. Il Grandpa narrerà le vicende lasciate ai posteri, riguardanti la giovane “guerriera della rosa”, intenta a salvare il suo re e il suo regno dall’oscurità eterna. Questo simpatico espediente narrativo che permette al titolo di farsi notare per la sua natura “fiabesca” ed “epica”, ed entrerà in gioco più e più volte, ad esempio con un Game Over, susseguito da dialoghi tra i due nipoti e il nonno, in una sorta di “ritorno alla realtà, il gioco è finito”, in una sorta di effettiva influenza negli eventi, davvero simpatica come idea. Dopo il breve racconto introduttivo vi ritroverete immersi all’interno del fiorente regno di Blossom, messo a dura prova da una tremenda maledizione, che colpirà inaspettatamente il nostro re. L’eroina Lily dovrà dunque riuscire nell’impresa di salvare il regno e spezzare la maledizione, entrando in prima persona negli eventi leggendari, che poi verranno narrati dal simpatico Nonnino ai suoi nipoti. Il gameplay ha tutto ciò che ha reso famoso uno delle serie più classiche di Nintendo, ovvero The Legend of Zelda. Pur ispirandosi molto al primissimo capitolo della serie nintendara, Blossom Tales: The Sleeping King riesce ad non annoiare mai, con delle meccaniche già viste ma decisamente collaudate. Uscendo per la prima volta dal castello del regno, vi ritroverete subito immersi nella sconfinata mappa di gioco, che presenterà diverse tipologie di zone, da quelle più erbose, ad innevate e piene di boschi. Come i classici canoni del genere ci hanno insegnato, bisognerà esplorare al massimo che si può, ogni frammento di mappa (divisa in vari quadrati, ma più grandi, come in Zelda per NES), e riuscire a trovare l’accesso ad uno dei vari dungeon di gioco. L’overworld di gioco però non sarà un solo “taglia l’erbetta”, cammina qua e ammazza il nemico di la, ma presenterà un numero davvero interessante di segreti, oltre che di piccole missioni secondarie, sparse qui per il mondo di gioco, utili per ottenere risorse, frammenti verdi per aumentare la barra di energia di Lily ed altro ancora. Non saranno ovviamente presenti le Rupie (e ci mancherebbe), ma all’appello troverete una moneta di gioco più “classica”, un po come quelle di Super Mario, da spendere poi all’interno dei vari shop per comprare robe varie.

Praise The Sun!

Lily però non potrà usufruire degli oggetti senza un piccolo prezzo in cambio, infatti sarà presente una sorta di barra di energia verde, una sorta di mana che contiene la forza necessaria per utilizzare un determinato oggetto, come il boomerang, la pala, le bombe, l’arco e persino lo scudo. Se non avrete quantitativo necessario nella vostra barra, saranno dolori, infatti potrete avvalervi solo della spada, seppur potenziabile con un attacco caricato avvitato. Questa meccanica, anch’essa classica, permetterà così di scegliere con cura la vostra strategia, risparmiare energia (sempre recuperabile col tempo), oppure attaccare e utilizzarla per rompere muri con le bombe? Un problema che sussiste solamente quando l’azione sarà concitata. In una fase “tranquilla” di gioco, recuperare l’intera barra verde sarà un gioco da ragazzini. Vi basterà aspettare qualche secondo in disparte e in protezione dai nemici, per recuperare le forze, al contrario in una situazione più critica, potreste seriamente avere la peggio, specialmente se vi siete muniti di pozioni curative per i cuori, o per la stessa barra dell’energia.


L’enorme mappa di gioco

Quel che più sorprende (ma deludicchia al tempo stesso) di Blossom Tales: The Sleeping King, è nel riproporre un gameplay vecchio stile, ormai “svecchiato” (scusate il gioco di parole xD) anche dal capostipite del genere, ovvero The Legend of Zelda con l’ultimo capitolo, Breath of the Wild. L’open world però non tenderà a mancare, nonostante la natura indipendente del titolo. Ogni zona permetterà di essere esplorata quasi liberamente (se non per alcune aree di gioco), che così come avveniva nei primi Zelda, sono accessibili solamente acquisendo un’abilità, o nel nostro caso nuovi oggetti ed armi utilizzabili in-game. Esatto, all’interno dei vari dungeon di Blossom Tales, saranno presenti nuovi “potenziamenti” per Lily, o meglio dire oggetti utili per avanzare poi nell’Overworld di gioco. Potreste ritrovarmi in mano armi ormai “consolidate” come l’arco e frecce, un sempre amato boomerang, utilissimo per abbattere una serie di nemici interminabile/respawnabile (come gli zombie del ghiaccio). Queste armi avranno dunque una sorta di abilità unica, le frecce abbatteranno i vari bersagli presenti, oltre a colpire i nemici da lontano, il boomerang permetterà di colpire oggetti lontani in diagonale, semplicemente spostando l’andatura del proprio personaggio, facendo seguire una traiettoria di ritorno stabilita al fidato oggetto. Gli stessi permetteranno di abbattere più facilmente il Boss del labirinto in cui verranno scovati, ma non saranno “obbligatori” e fondamentali per riuscire ad avere la meglio sul nemico, cosa che ho apprezzato davvero molto.

Uno degli Ingredienti utili per spezzare la maledizione.

Come in un “openworld” infatti (cosa che il titolo è, almeno fino ad un certo punto), il giocatore deve avere la facoltà di riuscire a intraprendere la strada di “eroe” (o eroina in questo caso), riuscendo a trovare una propria via, nel nostro caso una possibile strategia per abbattere un nemico o un Boss, senza dover ricorrere per forza all’arma prescelta dallo sviluppatore in quel caso. Abbiamo accennato anche alle risorse, oggetti davvero indispensabili se si vuole portare a termine molte delle missioni secondarie degli NPC di Blossom Tales: The Sleeping King. Queste potranno essere ricavate dall’uccisione dei vari nemici presenti nell’Overworld del gioco, la maggior parte di questi permetterà di ottenere una sorta di “risorsa collezionabile”, ovvero un determinato oggetto, come un fungo, una piuma, un alveare o un pezzo di cervello di Zombie, da investire e consegnare nelle mani di chi ha richiesto la quest. Vi potreste ritrovare ad abbattere zombie feroci per ottenere i cervelli necessari per una determinata pozione, o abbattere stormi di api inferocite pronte a colpirvi con i loro pungiglioni. L’unico oggetto ottenibile al di fuori di questa meccanica è il legno, che spesso vi sarà consegnato da un determinato NPC in premio (assieme anche alle sfere di energia), e ancora più spesso sarà scovabile all’interno di casse chiuse, presenti in case, ma anche in piccolissime sezioni di labirinti sparse per la mappa principale.


Situazioni spinose e gelide

Parlando tecnicamente, Blossom Tales si presenta come fu ai tempi un titolo leggendario come A link to Past. Lo stile “semplice” nella caratterizzazione dei personaggi (quasi in 8 bit), in un mondo curato e strutturato ed arricchito da elementi tipici dell’era 16bit targata Super Nintendo. Anche il comparto sonoro fa la sua figura, specialmente il tema iniziale del menù principale, risultando sempre incalzante e sul pezzo in quasi tutti i momenti, spesso sciocchi ma anche importanti, di Blossom Tales: The Sleeping King. Anche la longevità è ottima, difficilmente troverete un titolo indipendente confezionato per bene, senza patch correttive o contenuti DLC, che vi durerà sulle 10-15 ore effettive di gioco. Il gioco da il meglio di se in fase portatile. Per lunghi tratti del mio gameplay, ho provato il gioco in modalità portatile, ed è veramente una goduria. Sotto alcuni aspetti, l’andatura rettangolare e smussata di Switch, sembra di rigiocare al vecchio Minish Cap, ma senza il classico Game Boy Advance violaceo di contorno. Che dire la modalità portatile è davvero comoda per questo titolo, che siate attaccati ai due Joy-con su schermo, o staccati con gli stessi o meglio ancora con il Nintendo Switch Pro Controller.  Il prezzo dunque è anche giusto, (per una volta su 300 vista l’esagerazione del Nintendo eShop) sebbene il titolo potrebbe non essere apprezzato da una certa tipologia/fetta di giocatori, vuoi per la poca attenzione che ancora sussiste verso piccoli progetti indipendenti, o voi per chi non amatroppo la grafica pixel art. Se invece siete dei Nostalgic-fag, o più semplicemente fan dei vecchi Zelda portatili/SNES, probabilmente amererete moltissimo Blossom Tales: The Sleeping King.


– Valutazione Finale –

PRO:

  • Divertente, appagante ed esplorativo, meccaniche chiare e funzionali già familiari per i fan di The Legend of Zelda…
  • Decisamente comodo e gradevole da giocare in modalità portatile
  • Una quantità di oggetti distruttibili, addirittura superiore ai classici del genere
  • Un’ottima longevità, decisamente sopra la media dei titoli presenti sull’eShop di Switch
  • Presenza di un numero adeguato di oggetti, quest secondarie e luoghi da scoprire
  • Un titolo accessibile anche ai neofiti, con un livello di difficoltà crescente ma mai frustrante.

CONTRO:

  • … ma forse un po troppo ispirato, con poche novità per il genere ormai consolidato
  • Mancanza di una traduzione italiana, unica lingua europea non presente.
  • Alle volte si ha una sensazione di Deja-vu con alcuni enigmi

Grafica: 7,5

Sonoro: 8,5

Giocabilità / Gameplay: 8

Longevità: 8,5

Fattore Nintendo (Switch): 8


Voto Finale:

8/10

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