Steamworld Dig 2 – Recensione – Switch eShop


– Introduzione –

Iniziamo come al solito con la scheda del gioco, elencandone tutte le informazioni. Steamworld Dig 2 è un titolo “metroidvania” realizzato e pubblicato da Image & Form sull’eShop di Nintendo Switch. Steamworld Dig 2 è arrivato lo scorso giovedì 21 settembre 2017 sul Nintendo eShop europeo di Switch, al prezzo di €19.99.


– Storia e personaggi –

Armati di piccone e tuffati nel sequel del pluripremiato SteamWorld Dig! Un’avventura mineraria a piattaforme forgiata nelle fiamme di Metroidvania.

Alla ricerca di un amico perduto, un solitario steambot e i suoi improbabili compagni dovranno scavare, cercare ricchezze ed esplorare un mondo sotterraneo colmo di pericoli. E non avranno molto tempo…


GAME DETAILS

Adventure waits below the surface

Grab your pickaxe and dig into the sequel to the award-winning SteamWorld Dig! A platform mining adventure forged in Metroidvania flames.

In search of her lost friend, a lone steambot and her unlikely companion must dig deep, gain riches and explore an underworld riddled with danger. But time is running short…

 


Dorothy in azione su una leva con il simpatico amico luminoso

Il gioco inizierà con la giovane Dorothy, uno dei personaggi NPC presenti nel primo capitolo, che sarà la vera e propria protagonista di Steamworld Dig 2. La ragazza avanzerà inesorabilmente, alla ricerca di Rusty, l’amico robot scomparso nelle profonde miniere sotterranee alla fine del primo capitolo. Armata di piccone, come il suo predecessore, la giovane robottina si dovrà fare strada tra nemici, cave, boss e cadute, accompagnata da una strana forma di vita, simile ad una sfera luminosa, ribattezzata con il nome di Fen, che ci darà dei consigli in merito al misterioso mondo sotterraneo, oltre a fornirci una mappa dettagliata del posto. Nella prima ora di gioco di Steamworld Dig 2, si avrà una sensazione di rilassatezza nell’apprendere i vari meccanismi e il gameplay di gioco. Sin da subito ci metteremo dei panni del buon minatore, scavando sin dai primi minuti per avanzare ma soprattutto per trovare dei minerali da scambiare per oro, in cambio di potenziamenti, dei quali vi parlerò più avanti. La rilassatezza è data da un approccio più “soft” rispetto al primo capitolo, il che non è affatto male, in quanto alle volte nelle prime run del capitolo originale, si rischiavano bei tonfi dovuti a grosse discese. spesso davvero ripide, uccisioni da parte di nemici, spesso molto temibili, ma sopratutto i cari vecchi massi caduti dall’alto, pronti immediatamente a distruggerci e sotterrarci nel caso in cui verranno spostati con una scavata dall’alto verso il basso.

Ottenimento di una nuova arma e/o potenziamento

Essenzialmente insomma, basterà apprendere queste piccole accortezze, per evitare sin dai primi minuti, di essere subito messi alla berlina dalle misteriose cave Steampunk. Anzi per dirla tutta, si potranno sfruttare elementi come massi, a proprio vantaggio, ad esempio uccidendo un nemico, scavandogli sopra la testa, facendogli cadere un masso, piccolo o grande che sia, per distruggerlo. Questo potrebbe essere decisamente utile nelle prime fasi di gioco, nllee quali i nemici spesso saranno abbattibili con ben tre colpi di piccone. Parlando di sopravvivenza, ci saranno due modi per lasciarci le penne, ovvero quello di essere distrutti da un masso, oppure dalla stessa vitalità, espressa in maniera classica in cuori, che una volta terminati, determineranno la distruzione totale di Dorothy. Una volta tornati in vita, ricostruiti probabilmente dagli abitanti del villaggio, non si potranno recuperare tutti gli oggetti distrutti, ovvero i minerali raccolti durante la nostra discesa nell’enorme cava sotterranea. La difficoltà è stata calibrata in maniera davvero eccellente. Non si avrà quasi mai una sensazione di frustrazione, in quanto il gioco (pur non guidato), riuscirà a farci capire cosa fare in un determinato punto, quale abilità utilizzare, quale rompicapo risolvere, cosa ci manca per avanzare, specialmente nei casi più disperati (tipo il mio alle volte lol).


Lo scambio di minerale per la valuta di gioco, l’oro.

Quel che sorprende del titolo di Image & Form, è nella cura dei dettagli, quindici mesi di lavoro su Steamworld Dig 2, spesi davvero alla grande. Non solo cose più superficiali, come può essere la grafica e anche il design notevolmente migliorato dei personaggi, fa quasi gridare al miracolo, ma anche elementi inseriti con cura dal team di sviluppo svedese. L’esperienza acquisita dai loro primi lavori, è stata probabilmente d’insegnamento per realizzare un titolo ancora più pulito e curato, ma sopratutto molto più vasto. Steamworld Dig 2, raddoppia davvero con quel due, l’esperienza vissuta nell’ormai lontano 2013, offrendo un gameplay solido e raffinato, ma con una mappa decisamente più vasta, molti più NPC da incontrare, spesso nemmeno robotici (con una lore steampunk over 9000), oltre a molti nemici, boss, minerali ma sopratutto tanta esplorazione e collezionabili. Ciò che non è cambiato, e che era uno dei punti forti di Steamworld Dig, è in quello che in gergo viene definito come “assuefazione da scavata”, simile a quella dei tipici sandbox, ma in 2D. Per chi ama picconare qua e la, scoprire oggetti semi “nascosti”, ovvero i minerali, esplorare cercando di aumentare il raggio della mappa individuato, sconfiggere i nemici più strani presenti un sotterraneo misterioso, saranno il piatto forte anche in Steamworld Dig 2. Esplorazione unità a quella sensazione di sopravvivenza, e dalla paura di perdere parte del bottino raccolto, viene poi aumentata avanzando via via nelle zone più impervie e spinose del titolo di Image & Form. Ciò comporterà un attenzione particolare da parte del giocatore, che lo vedrà costretto a stare attento ai possibili pericoli che potrebbero portare alla distruzione di Dorothy, tra danni da un’enorme caduta, lava, attacchi di nemici, sempre più improbabili. 

Una delle parti più luminose e brillanti dei sotterranei

L’esempio più evidente della qualità di Steamworld, è da notare nella realizzazione di alcune parti del gioco, come ad esempio le zone segrete, o la realizzazione delle cave nascoste, accessibili in alcuni punti del sotteraneo esplorato. Ogni strada, legata molto spesso ad un enigma o rompicapo, sarà perfettamente bilanciata e coerente. Mi spiego meglio, una zona segreta, spesso con un puzzle da completare, sarà appunto terminabile solamente in una certa maniera, o utilizzando una determinata abilità. Ebbene proprio la scelta di fornire al giocatore l’abilità nel momento giusto, permetterà allo stesso di capire cosa fare per avanzare nel gioco, ma anche capire che quell’abilità potrebbe essere utile in una determinata fase di backtracking, per risolvere proprio quell’enigma lasciato, proprio per via di un’abilità a suo tempo mancante. Tutto questo senza considerare i piccoli dettagli, probabilmente non sfuggiti al mio nasone, come la possibilità di utilizzare i segnalini che indicheranno il prossimo obiettivo della trama, scegliendo però anche di disabilitarli dalla mappa, tramite l’opzione presente nelle mod con ingranaggi. Sarà addirittura possibile, nel caso in cui lo si vorrà, di vedere quanta salute hanno i nemici, grazie alla mod “Sguardo di Odino”, disattivabile anch’essa per un’esperienza più “pulita”, e senza troppo HUD su schermo.


I manufatti, oggetti curiosi nascosti nei punti più strani del gioco

Una delle cose che mi ha fatto piacere, giocando a Steamworld Dig 2, è vedere la presenza di zone esterne esplorabili, non presenti in nessun modo nel primo capitolo, ma che daranno a questo capitolo una freschezza in più, in una sorta di “boccata d’aria” dal buio, le rocce e la terra presente nei sotteranei. La gestione delle risorse raccolte sarà molto più interessante ed approfondita rispetto al primo capitolo. Infatti i minerali raccolti nelle zone sotteranee, andranno poi scambiati con la valuta di gioco, ovvero l’oro, ma non sarà possibile ottenere subito un potenziamento delle abilità ed armi. Per riuscire a fare ciò però, bisognerà riuscire ad uscire indenni dalla cava, cercando di evitare di essere demoliti (ovvero fare Game Over), ciò infatti comporterà la perdita di alcuni oggetti minerari, raccolti lungo la via. Per evitare ciò, bisognerà aprire dei tubi di collegamento, che permetteranno a Dorothy di risalire velocemente in superfice, scambiare i minerali per l’oro, ed ottenere di nuovo la vitalità massima, oltre agli slot d’acqua riempiti. Per attivare gli upgrade, denominati come Mod con ingranaggi, tramite i minerali scambiati con l’oro, bisognerà acquistare un determinato progetto di potenziamento nel negozio della città di El Machino. Parliamo di “progetto”, perchè non sempre sarà facile ottenere un determinato upgrade. Per farlo potremo raccogliere progetti in giro per il mondo, o sbloccarli tramite dei manufatti verdi, scambiabili con uno degli abitanti della città, che ci fornirà appunto un progetto per potenziare un’abilità di Dorothy. Una volta ottenuto il progetto, bisognerà solamente raccogliere i vari ingranaggi nascosti in giro per il mondo di gioco, dispersi tra zone sotterranee nascoste, ma anche alcuni presenti in zone più aperte, anch’essi ben disposti per essere scovati con arguzia. Da sottolineare, anche se non c’era nemmeno il bisogno di dirlo, dell’aumentare degli ingranaggi necessari ad una mod di potenziamento dell’arma, in base proprio all’effetto, più o meno efficace, di questa modifica e aggiunta tramite mod alle armi.

Tempeste di sabbia incombono nelle Pianure Ventose

Ogni upgrade andrà appunto a migliorare l’abilità con il piccone di Dorothy, come ad esempio la possibilità di ottenere bonus di danno o raccolta dopo un attacco, o avere un Piccone che sprigiona del fuoco, per risvegliare ed attivare dei robot giganti misteriosi… Sarà possibile migliorare le altre abilità ed armi della giovane “minatrice robotica”, avanzando nel piccolo albero delle skill, potenziando la borsa, ovvero la quantità di oggetti trasportabili dalla protagonista, aumentando gli slot per i minerali, o addirittura rendere possibile ad un slot, di contenere più di un minerale alla volta. Aldilà del puro “crafting di oggetti”, per sbloccare una determinata, come un rampino, delle scarpe alate per la velocità (Sprint Idraulico), Motori del destino, martelli poderosi e Jetpack grandiosi, si dovrà solamente avanzare con la trama del gioco. Una determinata arma o oggetto infatti, sarà ottenibile accedendo ad una sorta di postazione “di upgrade“, tipica del primo capitolo, che andrà di volta in volta ad arricchire le abilità e gli oggetti della protagonista, di conseguenza aumentando così la necessità di ottenere minerali da scambiare con l’oro e ingranaggi per potenziare con le mod le varie armi e le abilità. Importanti saranno anche gli slot d’acqua riempibili dalla giovane esploratrice, tramite delle pozze d’acqua scovabili in giro per l’enorme miniera sotteranea. Questi slot saranno la vera fonte di energia per utilizzare le armi speciali di Dorothy, come ad esempio il Martello poderoso, arma da carica utilissima per sfondare velocemente enormi linee di blocchi duri, non picconabili inizialmente dall’arma principale, o sfruttare l’abilità di rottura a distanza dei muri, grazie alla Bomba idrostatica Scholander, che consumerà anch’essa dell’acqua, ma vi permetterà di colpire muri non rompibili dal basso verso l’alto, se posizionati in maniera distante dal punto in cui si troverà il personaggio. Per evitare problemi, e ritorni inaspettati in superficie per mancanza d’acqua, basterà stare attenti al consumo della stessa, riempirla spesso con le pozze d’acqua, ma sopratutto potenziare il Regolatore Melville, il contenitore idrico di Dorothy, per fargli raccogliere più velocemente l’acqua necessaria al funzionamento degli oggetti. 


Un simpatico mostro di Peluche

Graficamente, Steamworld Dig 2 riprende alla perfezione lo stile del primo capitolo, arricchendo il tutto con piccole migliorie grafiche ed effetti, ma senza snaturale troppo l’essenza già mostrata con SteamWorld Dig su Wii U e 3DS. L’adorabile Dorothy si era già fatta notare nel primo capitolo, per il suo carattere e stile, risultando di conseguenza una scelta perfetta come protagonista del sequel. Gli sviluppatori sono andati a smussare il design del personaggio, rendendo Dorothy molto più femminile rispetto alla sua controparte nel primo gioco, oltre che meno “generalizzata” rispetto a quanto proposto con i primi NPC. La formula proposta da Nintendo Switch, ovvero “Gioca dove, quando e con chi vuoi”, sembra calzare a pennello per Steamworld Dig 2, sebbene il “con chi vuoi” possa essere scartato, in quanto non esiste un multiplayer. La comodità e la soddisfazione nello scavare in giro per i sotterranei, cazzeggiando letteralmente con i Joy-con straiati sul letto, o con un Joypad comodo come il Nintendo Switch Pro Controller non ha prezzo. Pur non avendo supporti legati a puntatori su schermo, touchscreen e sensori di movimento, l’utilizzo e la portabilità che da il binomio, schermo portatile + Joycon staccati e attaccati, è davvero una goduria. Steamworld Dig 2 avrà anche una buona longevità. Il prezzo appare abbastanza giustificato, per una durata complessiva che va intorno alle decina di ore per riuscire a finire il titolo. Per completare il gioco potreste arrivare a toccare anche quasi la ventina di ore, in quanto gli oggetti ottenibili, spesso nascosti bene, e l’esplorazione nel trovarli, vi faranno perdere (per così dire), molto tempo per riuscire ad ottenere il 100% di completamento. Aggiungiamo poi la soddisfazione nel realizzare ciò, in quanto gli stessi sviluppatori hanno svelato una sorpresa presente per chi riuscirà a completare il gioco per intero, tuttora sconosciuta ma scovabile poi nel post-game del gioco. Detto ciò, non è affatto difficile definire Steamworld Dig 2, come uno dei titoli indipendenti migliori, presenti attualmente sull’eShop di Nintendo Switch. Se cercate qualcosa da acquistare, per distrarvi da titoli come Splatoon 2, ARMS, Mario Kart 8 Deluxe, Zelda, Pokkén e così via, ed amate le esplorazioni, l’avventura e minerali, Steamworld Dig 2 è una scelta assolutamente OBBLIGATA.


– Valutazione Finale –

PRO:

  • Il solito gameplay assuefacente, non smetterete facilmente di picconare tutte le rocce che troverete…
  • Ottima la possibilità di esplorazione delle zone esterne alla miniera.
  • Una vera sfida per i completisti più accaniti, un segreto nascosto attende questi prodi giocatori dopo il completamento al 100% del gioco
  • Nonostante la difficoltà aumenti non si avrà mai una sensazione di frustrazione, segno di una calibrazione davvero eccellente
  • Una buona longevità, arricchita dalla possibilità di raccogliere tutto il possibile e immaginabile
  • Un vasto universo, che sputa decisamente in un occhio alla grandezza del primo capitolo…
  • Diversi contenuti sbloccabili, tra cui oggetti collezionabili nascosti in giro per il mondo di gioco.

CONTRO:

  • …anche se un mondo troppo vasto e dispersivo, potrebbe essere difficile da esplorare, specie per i giocatori troppo pigri.
  • Nonostante i vari tubi di collegamento, sparsi qua e la per la mappa, si potranno avere piccole difficoltà a raggiungere velocemente certe aree più nascoste del gioco.
  • Assurdo quanto sia difficoltoso trovare molti difetti a questo titolo, sebbene non sia la perfezione assoluta xD.

Grafica: 8,5

Sonoro: 9

Giocabilità / Gameplay: 9

Longevità: 8,5

Fattore Nintendo (Switch): 8,5


Voto Finale:

9/10

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