Rocket Fist – Recensione – Switch eShop


– Introduzione –

Iniziamo come al solito con la scheda del gioco, elencandone tutte le informazioni. Rocket Fist, è un titolo indipendente arena/arcade realizzato e pubblicato da Bitten Toast Games sull’eShop di Nintendo Switch. Rocket Fist è arrivato lo scorso giovedì 10 agosto 2017 sul Nintendo eShop europeo di Switch, al prezzo di €9,99.


– Storia e personaggi –

Rocket Fist è un arena game con pazzi robot che si affrontano in battaglie a suon di pugni cibernetici. Prendi la mira e abbatti i tuoi avversari con sganassoni a razzo in questo frenetico mix di dodgeball e biliardo!

Puoi tenere in mano solo un Rocket Fist alla volta, e hai solo un tentativo per sferrare un pugno prima di dover correre, nasconderti e schivarlo per raccoglierlo di nuovo! Proprio come nel dodgeball, ma con molti più razzi! Mentre corri via puoi scattare come un ninja per l’arena e, se ti senti fortunato, puoi provare a colpire gli avversari in faccia per rubare il loro razzo!

Facile da imparare ma difficile da padroneggiare, Rocket Fist, con i suoi round veloci, ti farà sempre venire voglia di un’altra partita. È il gioco ideale per un po’ di azione esplosiva tra amici!


Robot unicorni blu

Rocket Fist è un titolo davvero molto strano e particolare. Il gameplay si basa su differenti generi, ma anche diversi giochi, come il biliardo, l’hockey da tavolo e il dodgeball, misto ad un combattimento tra robot per la sopravvivenza nel round. Nel titolo di Bitten Toast, bisognerà infatti lanciare dei dischi speciali chiamati appunto “Rocket Fist”, che saranno in grado di distruggere tutte le tipologie di nemici (o noi stessi se saremo colpiti), solamente entrando i contatto con il lancio. Qui entra in gioco la precisione del biliardo, oltre alla scivolosità del disco, tipica dell’Hockey da tavolo, unita al dodgeball, ovvero la possibilità di acchiappare il “Rocket Fist” lanciato dall’avversario, per poi rimandarlo al mittente, così come avviene per la palla nello sport sopraindicato. Come avrete capito insomma, per vincere sarà necessario eliminare tutti i nemici presenti su schermo, , che appariranno a noi, attraverso un trio di ondate per livello, lanciando contro di loro i dischi sparsi per lo stage. Ogni tipologia di nemico avrà i suoi punti di forza e delle proprie abilità, ad esempio la palla infuocata potrà scoppiare se colpita da un Rocket Fist, facendo esplodere tutto ciò che ha vicino, che siano nemici o amici, in una sorta di autodistruzione. Tra i nemici pericolosi, oltre alle sfere di fuoco, ci saranno i cannoni, che spareranno delle bombe a tempo davvero fastidiose, in quanto possono essere rilanciate dai nemici (o da noi), nel caso in cui se ne entri in possesso. All’appello anche delle unità difensive, che avranno uno scudo che le proteggerà da un colpo diretto, ma che potranno essere sconfitte con un disco, sia colpendole da dietro con un disco (dove la loro guardia è scoperta), per poi ricolpirle di nuovo velocemente, prima che si riprendano. Ogni mondo, dei soli 5 disponibili, presenterà un numero di livelli prestabilito, crescente via via che andrete avanti nel gioco.

Circondati da nemici nel Settore 5

Ogni stage di media avrà circa cinque o sei robot, come massimo numero da battere, una volta riusciti nell’impresa dell’eliminazione, si potra accedere ad un portale aperto dal pavimento, ed accedere allo stage successivo. Una volta arrivati all’ultimo livello di ogni mondo (o Settore), vi confronterete con il Boss di riferimento, che sebbene tenti in ogni modo di essere fastidioso, non lo sarà quasi mai, tranne forse gli ultimi due boss, del quarto ed ultimo mondo di gioco. Il bello di questo indie game, sarà scegliere il proprio stile di gioco. Potreste infatti nascondervi dietro le mura in modalità stealth, cercando di evitare attacchi diretti, specialmente quelli dei nemici più forti, oppure entrare in contatto diretto con l’avversario, lasciando per primo il Rocket Fist della distruzione, o cercando di riuscire a bloccare quello del robot avversario. In entrambi i casi, bisognerà stare sempre attenti alla propria posizione cercando di non trovarsi troppo scoperti, ma allo stesso tempo cercare di avere una mira perfetta per abbattere il nemico.


Costumi folli e fantasiosi per dei robot

Nel titolo sarà presente anche una modalità versus, ma solamente in modalità locale. Sebbene stiamo parlando di un indie game piccolo, e sebbene ami il multiplayer casalingo vecchio stampo, non mi sento di giustificare il fatto che non sia presente una modalità online, in un titolo arena del genere, dove la competizione e il divertimento potevano allargarsi anche oltreoceano. Tra le modalità versus proposte, troviamo il classico Deathmatch, dove bisognerà uccidere un numero prestabilità di Bot, per portare a termine la partita. L’altra modalità (si sono solo due), è la Sopravvivenza, dove bisognerà appunto riuscire a sopravvivere come ultimo robot sul campo da gioco. Ognuna delle due modalità sarà personalizzabile, scegliendo il numero di kill o vite necessarie per la partita, la possibilità di settare la CPU, o un numero di Power-up, più o meno elevato, a seconda delle vostre preferenze. Insomma poco e nulla andrà a variegare la già poca longevità del titolo, della quale vi parlerò più avanti, contando appunto anche la mancanza dell’online, davvero un peccato.

Le due sole modalità locali, oltre alla Storia

Da sottolineare poi una mancanza di mappe differenti. Spesso infatti vi capiteranno gli stessi stage, che sebbene siano circa una decina (forse nemmeno), appariranno sempre un po monotoni e ripetitivi. Insomma per non tirarla troppo per le lunghe, Rocket Fist presenta davvero un buon gameplay, che però non viene minimamente supportato da quasi null’altro, ne da una buona longevità, ne da tante modalite mappe, ne dall’online.


In campo nella modalità multiplayer locale

Il titolo graficamente si presenta come un piccolo indie game appare nella maggior parte dei casi, ovvero non con una grafica non troppo pretenziosa, ma con uno stile grafico semplice ma funzionante, sebbene realizzato con il motore grafico Unity 3D, non proprio tra i più apprezzati dal settore negli ultimi anni. Da sottolineare la presenza di buoni brani musicali, sebbene sempre ripetuti in loop daParlando invece della longevità, siamo veramente sulle soglie del ridicolo. La modalità Storia di Rocket Fist avrà una durata di circa 30 minuti (così come potete vedere nel video postato qui sopra), con una modalità vs. solamente in locale, come altra opzione di gioco. Era dai tempi di piccoli titoli indipendenti su Wii U che non vedevo una longevità così bassa, ma non costavano di certo 10 euro, semplicemente pura follia. Il titolo sarà giocabile con tutti i controller e controlli messi a disposizione per la console della Grande N.  Al solito potrete usare i Joy-con staccati e attaccati a dock e schermo portatile, o sfruttare la comodità del Nintendo Switch Pro Controller. Dal lato “Fattore Switch”, non ho riscontrato davvero nulla di esclusivo per questo titolo, non c’è l’HD Rumble, non ci sono altre funzionalità particolari nell’utilizzo dei Joy-con, se non il fatto di poterli separare per giocare in due.


– Valutazione Finale –

PRO:

  • Un’arena con un gameplay semplice, divertente e abbastanza interessante
  • Titolo frenetico e veloce, ottimo per un’arena/arcade.
  • Davvero godibile per sessioni di breve durata.
  • Presente all’appello una buona personalizzazione del proprio robot, scegliendo colore, oltre al proprio costume personalizzato.

CONTRO:

  • Una longevità al limite del ridicolo, una trentina di minuti e si toglie il via il dente.
  • Di conseguenza un prezzo spropositato, 10 euro per un titolo che non dura un’ora.
  • Una modalità versus che non va a compensare la durata della storia.
  • Mancanza di una modalità online competitiva, oltre ad altre possibili modalità di gioco locale.

Grafica: 7

Sonoro: 7,5

Giocabilità / Gameplay: 7,5

Longevità: 4

Fattore Nintendo (Switch): 6


Voto Finale:

6,5/10

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