Bulb Boy – Recensione – Switch eShop


– Introduzione –

Iniziamo come al solito con la scheda del gioco, elencandone tutte le informazioni. Bulb Boy, è un titolo indipendente punta e clicca (avventura grafica) horror e rompicapo realizzato da pubblicato da Bulbware sull’eShop di Nintendo Switch, anche in formato retail. Bulb Boy è arrivato lo scorso 13 luglio 2017 sul Nintendo eShop europeo di Switch, al prezzo di €7,99.


– Storia e personaggi –

Una pluripremiata avventura horror in 2D su un ragazzo dalla testa brillante.

Bulb Boy, in preda a terribili incubi, si sveglia di soprassalto nel bel mezzo della notte per scoprire che il male si è insinuato nella Bulbhouse. La sua famiglia è scomparsa e orridi mostri si annidano nell’oscurità. Dovrà raccogliere tutto il suo coraggio e usare la sua testa di vetro per salvare tutto ciò che ama.

Tra enigmi da risolvere e mostri malvagi da sconfiggere, scopri quanto è bravo Bulb Boy a districare i nodi di una storia dai risvolti misteriosi. Oh… e non dimenticare di salvare Granpa-raffin e Mothdog dalla spaventosa oscurità che li ha inghiottiti!

Sconfiggi i mostri – Esplora la Bulbhouse, piena di creature spaventose. Sconfiggi il male in tutte le sue forme e fai tornare la luce.

I talenti di Bulb Boy – Avere una lampadina come testa può tornare molto utile: si può illuminare, conferisce resistenza alle scosse elettriche e puoi persino svitarla per usarla in luoghi strambi.

Flashback giocabili – Gioca nei panni di altri membri della famiglia. Rivivi i ricordi d’infanzia di Bulby per svelare il mistero della storia.

Fumetti – Niente dialoghi, la storia è narrata usando solo nuvolette animate.

Segreti – Ci sono cose nella casa che aspettano solo di essere scoperte.


Che c’è in TV stasera?

Bulb Boy vedrà protagonista proprio un ragazzo con la testa a forma di lampadina, intento a cercare i membri della sua famiglia scomparsa, e scoprire il male insinuoatosi nella Bulbhouse. Nonostante il suo aspetto buffo e luminoso e la sua paura enorme del buio, e tutto ciò che ne comporta (urli assurdi un po come fa Luigi in Luigi’s Mansion), dovrà farsi strada nelle varie stanze dell’abitazione infestata, cercando di evitare i molteplici pericoli, tra cui mostri spaventosi e orrendi, intenti a farci la pelle, se si riuscirà a scoprire il modo per allontanarli e bloccarli per avanzare. Ciò sarà possibile sfruttando gli oggetti nascosti, contenuti all’interno di un’area, fondamentali (specialmente se utilizzati nella giusta maniera), a riuscire ad avanzare nella stanza. Potreste trovare oggetti in qualsiasi punto della casa, da una boccia di vetro di un pesce (dentiera del nonno Granpa-raffin), a pezzi di vetro rotti dalle finestre, oltre a uova marcie all’interno di un frigo, insomma il gioco sarà pieno di item utili per riuscire a risolvere il rompicapo di ogni stanza della Bulbhouse. Per farlo bisognerà scegliere l’oggetto in questione, come ad esempio una chiave, ed cliccare sul punto in cui c’è una porta, per riuscire ad aprirla, semplice insomma.

L’igiene prima di tutto!

Il problema nascerà quando ci saranno punti più avanzati del gioco, nei quali perdere la vita e ricominciare sarà decisamente più facile, e il tempo a disposizione (sebbene sempre abbastanza alto) si riduca, nei momenti in cui saremo a contatto con delle situazioni di pericolo continue e ripetute, come ad esempio il mostro pollo gigante della cucina, intento a seguirci (se ci vedrà o se ci avvicineremo a lui) per riuscire a spappolarci la nostra testa di vetro con il suo collo, o un serpente gigante in un water pronto ad urlarci in faccia, bloccandoci mentre eseguiremo un azione, rendendoci totalmente decelebrati con il suono, se non premeremo a tempo il pulsante azione.


Una pesca familiare davvero proficua

Come in ogni avventura grafica punta e clicca che si rispetti, bisognerà fare delle scelte. Tali scelte non andranno a compromettere l’andamento della storia in senso generale, ma bensì porteranno a degli eventi temporanei (pre-morte spesso e volentieri). Ad esempio se sbaglierete l’approccio con uno dei mostri del gioco, potreste finire spiaccicato a terra, lanciato via, o vedere addirittura spappolata la testa a lampadina del nostro personaggio. Ciò comporterà ovviamente una ripetizione di quella porzione del livello da rifare, il gioco infatti sarà sempre in continuo “autosalvataggio”, mano a mano che andrete avanti nei vari luoghi esplorabili di Bulb Boy. Nel gioco saranno presenti anche dei simpatici Flashback giocabili, ovvero delle porzioni di livello extra (quasi sempre alla luce del sole, e in contrapposizione con l’atmosfera horror generale del gioco), che sveleranno il passato del protagonista e la sua infanzia, permettendoci anche di vestire i panni di altri membri della famiglia, decisamente che gli stessi sparissero e fossero catturati dal male intrinseco della Bulbhouse. Questi “flashback” rompereranno decisamente l’atmosfera horror di gioco, con situazioni leggere e anche abbastanza divertenti, ma allo stesso tempo andranno a spiegare alcuni fatti antecenti alla vicenda principale mostrata (non narrata).

Occhio a scavare troppo cucciolo

Essì, infatti l’intero gioco non sarà doppiato in nessuna lingua, ne tantomeno sarà presente qualche testo su schermo, salvo le icone dei menù, come quella a forma di nuvola con punto interrogativo, necessaria a farci capire cosa dovremo fare (sempre e solo con disegni), dandoci una sorta di indizio su come continuare quando saremo bloccati in un punto del gioco. Ogni puzzle/rompicapo risolto, spesso in maniera semplice, alcune volte un pochino meno (anche per via dello scovare l’oggetto utile ad avanzare), andrà ad avvicinarci alla verità, scoprendo cosa è successo alla famiglia, tra mostri e stanze, avanzando saranno sempre più assurde e piene di stranezze horror di ogni titpo.


Maiali terrificanti

Tecnicamente Bulb Boy non va eccellere in quanto a grafica, il gioco infatti è stato realizzato con il classico motore grafico Unity, gratuito da tantissimo tempo, spesso abusato dagli sviluppatori indipendenti, sebbene qualche eccezione. Parlando però dell’atmosfera (quella che everamente conta in un titolo del genere), il titolo di Bulbware sembra essere riuscito nel suo intento. Pur non essendo un Horror-game spaventoso e terrificante, la sensazione di oppressione, buio e un pizzico di paura, la farà da padrone, insieme ad un stile grafico davvero strano (le luci al neon verde sono davvero stilose), ma abbastanza gratificante. Questo verde andrà (secondo una mia teoria) a definire la normalità di Bulb Boy, una sorta di riconoscimento del fatto che il colore verde al neon, sia una fonte vitale, una sorta di “amico”, al contrario nel netto contrasto del colore rosso (simil neon), apparso durante la presenza dei nemici, ma sopratutto delle animazioni di morte del nostro personaggio. Anche il comparto sonoro andrà ad adeguarsi ad uno stile “horror”, dando sempre una sensazione di paura mai fastidiosa, con un brano un po spaventoso, che si ripeterà in sottofondo di continuo nelle parti principali di Bulb Boy. Parlando un po di qualche pecca del gioco, Bulb Boy si presenta come un titolo lento (troppo), specialmente dal punto di vista del gameplay, il protagonista si muoverà tipo a due all’ora (e non sto scherzando).

Un pranzo da re!

Ciò potrebbe essere giusto il ragionamento, stiamo parlando di un Horror game e di un ragazzo spaventato e terrorizzato dalla paura di aver perso la sua famiglia e di vedersi infestata la casa di mostri orribili insomma… e invece no. Bulb Boy è si terrorizzato, e questo mi sembra decisamente evidente sin dai primissimi minuti di gioco, ma un ragazzo (sebbene con la testa a forma di lampadina), non può passare l’intera sessione di gioco, se non l’intero titolo (breve ma lungo in quanto a pesantezza nei movimenti), camminando come se avesse 200kg di piombo al posto del vetro (in testa), neanche se si tratta di un horror o un’avventura grafica punta e clicca. Il tutto spesso facendosi anche prendere, ancora più spesso incastrandosi (senza nessuna tipologia di bug sia chiaro), ad uno qualsiasi dei mobili e oggetti presenti nella casa. Non girando fin troppo la frittata, sebbene Bull Boy vada abbastanza chiaramente a 30fps, questa scelta di , da veramente una sensazione di lentezza al tutto, quasi paragonabile ad un reale calo di frame, sebbene non sia effettivamente presente (il porting del gioco è perfetto e non ha problemi del genere). Sebbene questa piccola e fastidiosa pecca (almeno a mia opinione), il fulcro del gameplay del gioco, ovvero il risalto dell’aspetto “rompicapo”, rimarrà intatto, ed in linea con un classico punta e clicca horror.


FIREH!

Dal punto di vista delle scelte in quanto versione per Nintendo Switch, Bulb Boy delude un po le aspettative a mio modesto parere. Sebbene il titolo sia completamente giocabile con qualsivoglia tipologia di controlli e controller, che siano i Joy-Con staccati o attaccati a schermo o al Grip, o il classico e comodissimo Nintendo Switch Pro Controller, non sarà possibile interagire “direttamente” con i luoghi presenti nel gioco. Un’avventura grafica punta e clicca (specialmente su PC ma anche su console), necessità di momenti di esplorazione, che andranno a toccare direttamente le animazioni delle location, e di conseguenza farci modificare ciò che accade nel mondo di gioco. Non avendo la possibilità di utilizzare il touch-screen in Bulb Boy (si è un paradosso), sarà impossibile interagire “toccando effettivamente” lo schermo con le dita. Nonostante il touch davvero responsivo di Nintendo Switch, sarà infatti possibile farlo solamente con il classico controller tradizionale, attraverso l’utilizzo di un cursore direzionabile con gli stick di uno dei controller scelti, davvero un peccato. Bulboy non avrà funzioni particolari su Nintendo Switch, ne tantomeno oggetti e contenuti extra esclusivi per questa versione, solo dei segreti a quanto pare presenti anche su PC. Sembra davvero quasi un porting base nudo e crudo, quasi buttato li perchè c’era la possibilità di farlo su Switch (forse perchè è la console del momento), nonostante la qualità ottima del titolo sia chiaro. Parlando anche della longevità, stiamo parlando di un titolo indipendente (e lo sappiamo come funziona con i costi e le produzioni indie), ma seriamente 3-4 ore di gameplay (spesso lento), non sono forse un po pochine? Secondo me si.


– Valutazione Finale –

PRO:

  • Un’avventura grafica horror, con una trama decisamente interessante.
  • L’atmosfera “horror” non sarà mai così fastidiosa o opprimente, ma renderà comunque l’idea di paura e tremore, un po come succede in Luigi’s Mansion per intenderci.
  • Un titolo narrato perfettamente, anche senza l’utilizzo di dialoghi o testo su schermo, non sempre facile da vedere in un indie game
  • Consigliato agli amanti delle avventure grafiche, troverete sicuramente ciò che cercate
  • Dei rompicapi non sempre così semplici da completare, buona sfida per i veterani del genere.

CONTRO:

  • Davvero troppo, ma veramente tanto breve, anche per un’avventura grafica moderna…
  • Il touch-screen praticamente inutilizzato, in un titolo punta e clicca…
  • Titolo parecchio lento, nonostante la durata, molto di più di una normale avventura grafica, classica e non.
  • Di conseguenza, decisamente sconsigliato ai non amanti del genere dei “punta e clicca”.
  • Sconsigliato anche a chi cerca un’avventura horror “davvero” terrificante, almeno dal mero punto di vista estetico.
  • Prezzo eccessivo (nonostante sia praticamente l’unico titolo del genere su Switch), ma allo stesso tempo c’è di meglio, anche con gli stessi soldi.

Grafica: 8

Sonoro: 8,5

Giocabilità / Gameplay: 7,5

Longevità: 5,5

Fattore Nintendo (Switch): 7


Voto Finale:

7,5/10

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