Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas – Recensione – Switch eShop


– Introduzione –

Iniziamo come al solito con la scheda del gioco, elencandone tutte le informazioni. Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas, è un titolo indipendente platform game realizzato da Cornfox & Bros e pubblicato da FDG Entertainment sull’eShop di Nintendo Switch. Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas è arrivato il 22 giugno 2017 sul Nintendo eShop europeo di Switch, al prezzo di €14,99.


– Storia e personaggi –

SPIEGA LE VELE E PARTI PER UN VIAGGIO DAVVERO EPICO

Esplora le isole dei Mari Sperduti, un mondo ricco di pericoli, enigmi e segreti. Affronta creature misteriose, impara a usare la magia e scopri antichi tesori, che ti aiuteranno nella tua missione. Usa tutto il tuo ingegno e le tue abilità per svelare i misteri dell’antico regno di Arcadia e del mostro marino Oceanhorn.

Oceanhorn combina una trama avvincente, una grafica 3D spettacolare e un’esperienza di gioco davvero coinvolgente, in un’indimenticabile esperienza d’azione e avventura.

Gioca al ritmo di una straordinaria colonna sonora, realizzata da due dei migliori compositori al mondo, Nobuo Uematsu (Final Fantasy*) e Kenji Ito (Seiken Densetsu*).
CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

– Full HD, 1080p, 60 FPS
– Una straordinaria colonna sonora composta dai leggendari Nobuo Uematsu e Kenji Ito.
– Una storia appassionante, che offrirà oltre 10 ore di gioco.
– Impara a usare la magia e combatti con la spada.


Una delle prime isole della nostra avventura

Porte chiuse a chiave!

Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas si presenta al pubblico come un titolo adventure davvero colorato e vivace,con un’ambientazione marina e un sistema di navigazione ad isole, che ci permetterà (a suo modo) di navigare per il regno di Arcadia e raggiungere il padre del protagonista, ma sopratutto il leggendario mostro marino Oceanhorn. Per fare ciò, il nostro eroe dovra navigare con la sua barca verso i mari del regno, esplorare e raccogliere oggetti e informazioni, utili alla ricerca del suo genitore scomparso, arricchendosi però anche di un’evoluzione “da gioco di ruolo” che aumenterà il nostro livello di esperienza, dandoci non solo un nomignolo per ogni livello raggiunto, ma anche uno status maggiore, arricchito poi dai classici cuori spezzettati “alla The Legend of Zelda”, in grado di aumentare la nostra salute massima. Il nostro eroe senza nome, sarà anche in grado di sferrare delle magie, acquisibili via via che andrete avanti all’interno del titolo. Una navigazione abbastanza ripetitiva, resa più godibile dalle splendide musiche e la colonna sonora di gioco. Parlando di aspetti positivi, una delle chicche che ho più apprezzato nel titolo, oltre ovviamente l’atmosfera marina che non può che ricordare il mitico capitolo di Zelda, è nella possibilità di respawn manuale degli oggetti, tramite un pulsante dedicato, presente nella mappa di gioco. Questa cosa sarà a molti scontata, ma non lo è probabilmente. Questo perchè la possibilità di respawnare di oggetti all’interno di un singolo meccanismo o rompicapo, permette al giocatore (specialmente in caso di errore), di ritentare di nuovo il puzzle, non dovendo necessariamente uscire ed entrare dal dungeon per resettare tutti massi e gli oggetti al loro punto originario.


Mirare, puntare, FUOCOH!

Giocando a Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas, non si può non notare l’amore da partedegli sviluppatori finlandesi di Cornfox & Bros, verso The Legend of Zelda: The Wind Waker (HD) per Gamecube e Wii U. Il titolo infatti strizza davvero tanto l’occhio ad uno dei titoli migliori degli ultimi 17 anni, senza considerare solamente il mondo delle serie Nintendo. L’atmosfera marina e quasi estiva, sebbene sia molto forte e simile a quella di Wind Waker, si evolverà però in un gameplay leggeramente differente, sebbene l’esplorazione nelle isole dei Mari sperduti, sia anch’esso simile alla navigazione con il buon Re Drakar. La sensazione di libertà ed esplorazione che da Oceanhorn, è molto simile a quella provata la prima volta che si toccherà Wind Waker (ampliata poi al massimo dell’epicità con Breath of the Wild). Questo però potrebbe influenzare decisamente l’esperienza del giocatore nell’approcciare il titolo di FDG Entertainment, nonostante esso sia diverso in tanti suoi aspetti, e probabilmente solo d’ispirazione verso il titolo di Nintendo, e fidatevi, non sarà facile scrollarvi quest’idea dalla mente, sia nelle prime, che nelle ultime fasi di gioco.

Un cuore in un forziere... allora lo fate apposta!

Un cuore in un forziere… allora lo fate apposta!

Togliendoci questa sorta di “malignità” da videogiocatori esperti, diciamo che la somiglianza può essere vista solo nelle nostre menti. Il titolo complessivamente è decisamente buono, con degli alti e bassi che andranno ad influire sull’attenzione del giocatore ai dettagli, a volte un troppo superficiali, a volte davvero geniali. Non nego infatti di aver provato alcune volte un senso di ripetitività e noia, specialmente nel dover ripetere spesso alcune zone o movimenti (e non parlo affatto di backtracking), come ad esempio lo spostamento della barca. Quest’ultimo infatti è totalmente differente da Wind Waker, nonostante le basi siano le stesse, non sarà possibile navigare a nostro piacimento tra i Mari Sperduti di Arcadia, bensì si potrà solo osservare il paesaggio con la telecamera, e sparare con il cannone verso alcuni nemici e oggetti esplosivi che appariranno durante la “breve” corsa lungo il mare. Il gioco però non sarà solo mari e isole, l’avventura principale, o buona parte di essa, avverrà all’interno di zone decisamente buie, spesso in grotte e dungeon neo quale si potranno affrontare nemici, boss e forzieri, oltre ad avere dei rompicapi più o meno complessi, che serviranno ad accedere alla parte più avanzata del titolo, scoprendone anche tutti i segreti.


Arrivo su una nuova isola

Arrivo su una nuova isola

I Mari Sperduti di Oceanhorn

Oggetto raro in avvicinamento?

Bottiglie volanti fantasma, uno scherzo davvero divertente.

La colonna sonora di Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas, sarà uno dei punti forti del titolo di FDG Entertainment, ricordiamo infatti della forte influenza di esperti compositori come di Nobuo Uematsu (Final Fantasy) e Kenji Ito (Seiken Densetsu), una garanzia di qualità già dai nomi e dalla serie citate, riportata poi su carta (o in-game), dalle eccelse musiche presenti nel gioco. Graficamente e tecnicamente, Oceanhorn si presenta davvero bene su Nintendo Switch, al solito ancora di più se lo si giocherà nella versione “undocked”, ovvero quella in fase portatile della console della Casa di Kyoto. Nonostante il passaggio da modalità fissa a modalità portatile, il titolo andrà sempre a 60fps, in Full HD su TV, e con risoluzione nativa a 720p durante le sessioni in portatile. Oceanhorn: Monster of Uncharted Seas rimarrà davvero fluido e godibile, nonostante il passaggio rapido di schermo su Nintendo Switch. I controlli disponibili saranno molteplici, si potrà infatti utilizzare i Joycon attaccati e staccati da dock e Grip, o utilizzarli singolarmente (secondo me sconsigliato visto che non è presente il multiplayer)o sfruttare la comodità e l’ergonomia del Nintendo Switch Pro Controller.

Tornando a citare di alcuni malus del titolo, Oceanhorn avrà dei piccoli difetti tecnici, ad esempio un sistema di controlli abbastanza macchinoso, specialmente nelle prime fasi iniziali di gioco. Ad esempio la corsa del protagonista, potrà essere molto rischiosa da utilizzare, in quanto spesso (se non sempre), non sarà direzionabile, rendendo impossibile far cambiare direzione al protagonista, nel caso in cui la corsa lo abbia indirizzato in un punto sbagliato della mappa di gioco (immaginate una situazione nel genere in un ponte sospeso). Parlando nella navigazione, per quanto l’idea sia “nostalgica” (e decisamente apprezzabile), la resa finale risulterà essere abbastanza scriptata, in quanto non sarà impossibile interagire direttamente con il mare, e di conseguenza i movimenti della barca saranno totalmente gestiti dal gioco. Il compito del giocatore sarà solo quello di scegliere la rotta e l’isola da raggiungere, direttamente dalla mappa offerta dai menù di gioco, difendendosi, sparando eventualmente da alcuni attacchi nemici e oggetti esplosivi che spunteranno fuori dall’acqua. Se avete visto il video gameplay linkato qui sopra, saprete benissimo della presenza di qualche piccolo bug di fisica degli oggetti nel gioco, sia chiaro nulla di grave, si parla di piccole compenetrazioni, oggetti che si comportano in maniera anomala, levitando in aria all’interno nelle grotte, e bottiglie fantasma, derivanti dal fatto che sono poggiate e fissate su oggetti “distruttibili”, e una volta distrutti da una bomba, la bottiglia non avendo una vera propria gravitànon ricadrà di conseguenza a terra.

BOOOMBEHH!

Questo però avverrà sporadicamente, considerando quanto ho giocato, mi sarà capitato forse tre o quattro volte, quindi non preoccupatevi, potrebbe essere solamente una mia s-fortuna averli beccatiParlando di altri aspetti positivi, la longevità del titolo si attesterà su buon numero di ore complessive, che andranno all’incirca ad arrivare sulle 11-15 ore effettive di gioco. Oceanhorn metterà sul piatto anche un sistema di achievement dedicato, o meglio una sorta di missioni secondarie, distribuite per ogni isola del gioco. Ognuna di queste isole, permetterà al giocatore di avere tre missioni differenti, riuscendo a portarle a termine (spesso nelle maniere più strane), si guadagneranno cristalli esperienza, davvero utili per aumentare il primo livello e rango nel gioco. Saranno presenti molti oggetti sbloccabili, come magie, bombe, oltre ad arco e frecce, utili (se non essenziali), per risolvere i rompicapi più avanzati dell’avventura, specialmente nelle zone iniziali, dove non era possibile riuscire a completare un determinato rompicapo/puzzle, senza ad esempio colpire un bersaglio.


– Valutazione Finale –

PRO:

  • La colonna sonora del titolo sarà il punto forte dell’opera, trainando perfettamente a se l’asmosfera di gioco
  • Un’ottima resa grafica, una risoluzione Full HD perfetta, e i 60fps assicurati sia su dock, che su portatile.
  • L’atmosfera marina, esplorazione in grotte e isole, oltre alla navigazione per i mari, riporteranno alla mente ai videogiocatori nostalgici, tanti ricordi Zeldiani.
  • Presenza di un sistema di achievement, disposti su ogni isola, ovvero piccole missioni secondarie differenti per le varie isole
  • Possibilità di respawn manuale degli oggetti tramite un pulsante dedicato, presente all’interno della mappa di gioco, specialmente nelle grotte.

CONTRO

  • Un sistema di controlli inizialmente un po macchinoso, la corsa del personaggio non è perfettamente direzionabile, rendendo sbagliato il movimento del protagonista.
  • La nave avrà una rotta prestabilita, potrà infatti essere guidata solo verso la destinazione, se non per l’utilizzo di cannoni
  • Qualche piccolo bug di fisica degli oggetti qui e la nel gioco, niente di eccezionale, ma da citare
  • Presenza una telecamera poco direzionabile, spesso non permetterà di visualizzare perfettamente la posizione del protagonista, specialmente nelle fasi in cui sarà nascosto da muri e oggetti.

Grafica: 8

Sonoro: 9

Giocabilità / Gameplay: 7

Longevità: 7,5

Fattore Nintendo (Switch): 8,5


Voto Finale:

8/10

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